Rescue Board vs Rescue Sup

conoscere gli strumenti del salvataggio per capirne i reali ambiti

Molti assistenti bagnanti ci hanno chiesto di mettere a confronto i due strumenti di salvataggio emergenti dell’ultima decade (almeno in Italia): il RESCUE SUP (scheda) e la RESCUE BOARD (scheda).

Anche le scuole di salvataggio stanno introducendo, giustamente, questi strumenti con corsi ad hoc e molte ordinanze di balneazione li stanno inserendo come strumenti di salvataggio nell’Ordinanza di Balneazione. Al momento sono considerati strumenti facoltativi ma sicuramente in futuro diventeranno obbligatori.

Quindi, schematizzando possiamo dire che:

  • non tutte le ordinanze di balneazione contemplano questi due strumenti come mezzi facoltativi di salvataggio;
  • lo strumento non ha bisogno di un brevetto ad hoc ma le associazioni di salvataggio stanno facendo i corsi di rescue board e rescue sup dove si possono imparare le procedure e tanti trucchi, vi consigliamo di farli.
  • il corso da solo non è sufficiente per essere un buon operatore. Serve l’allenamento, costante e di qualità (ovvero con ogni condizione di mare). Ma questa regola vale anche per rescue can e pattino di salvataggio. No?

Abbiamo già parlato dei due strumenti separatamente:

  • RESCUE BOARD: tavole da surf con volume aumentato e maniglie per permettere ai pericolanti di agganciarsi. E’ utilizzata nei principali sistemi di salvataggio al mondo (USA, Australia, Portogallo, Spagna, GB, Sud Africa).
  • RESCUE SUP: è una tavola da sup, spesso in versione gonfiabile e con maniglie per permettere ai pericolanti di agganciarsi.

Il confronto è molto facile se si conoscono i due strumenti o almeno se si è provato ad affrontare il mare formato con una tavola da SURF e con un SUP.

La RESCUE BOARD risulta essere più semplice da manovrare e più performante con il mare formato. Vi permette di affrontare l’onda in maniera più composta senza avere preoccupazioni di perdere la pagaia e l’equilibrio.

Il punto di forza del RESCUE SUP è che vi permette di sorvegliare l’area di balneazione dal mare. Ideale se non troppo largo, come quello di Indiana SUP, così che lo potete utilizzare come se fosse una RESCUE BOARD in caso di mare formato. Ottima per fare da scorta ad eventi. Consigliamo la versione gonfiabile perché altrimenti può risultare veramente impegnativa da trasportare.

Negli ultimi anni le Associazioni che fanno corsi di salvataggio si sono concentrate sul formare gli operatori con corsi per il rescue sup o per la rescue board. Rescue Italia sostiene che un buon bagnino salvataggio debba essere il più polivalente possibile per cui è bene saper usare tutti gli strumenti in modo decente. Al tempo stesso è abbastanza pacifico affermare che la maggior parte dei salvataggi avvengono con mare formato ed in quelle condizioni la RESCUE BOARD ha un vantaggio in termini di performance evidente. Se questo ultimo passaggio non è chiaro al lettore, sia bagnino che istruttore, può sempre porsi la domanda “in USA, Australia, Portogallo … etc utilizzano la rescue board o il rescue sup per i salvataggi?” Bene, rispondetevi da soli.

Con entrambi i mezzi raccomandiamo l’operatore di indossare sempre il FLOTTER perché la sicurezza del bagnino viene prima di tutto!