La classifica dei maggiori disturbatori del bagnino di salvataggio

dedicato a loro, che sono motivo e bersaglio delle nostre bestemmie!

Continuiamo la nostra speciale categorizzazione della vita umana  in spiaggia. E’ un lavoro aristotelico quello di incasellare ogni tipologia antropologica dentro una categoria. Abbiamo analizzato i colleghi, i pericolanti, le fidanzate e oggi andiamo ad analizzare i “disturbatori” del bagnino di salvataggio.

  • Cominciamo la nostra classifica speciale con la categoria che ci sta più a cuore. Il Santo Gral di ogni bagnino di salvataggio. Che riesce a far uscire il peggio di noi. “QUELLO CHE SI SIEDE SUL PATTINO” nelle sue più fantastiche sfaccettature “Mi siedo solo un secondo” “Non lo sapevo” “Tanto non c’è nessuno in mare” “Ah, se ti serve poi me lo dici”. Potrete provare a spiegargli in mille modi che quel pattino potrebbe servire a salvare suo nipote e che alla fine è come un’ambulanza in sosta … ma niente. Una volta simulammo un salvataggio e in acqua finirono un paio di cellulari che erano stati lasciati sul pattino a prendere il sole. Che peccato!
  • Il bambino molesto. Il lavoro del bagnino esercita un enorme fascino verso le giovani generazioni. E’ sempre stato così e così sempre sarà.  Il bagnino è il maschio alfa di riferimento: non parla, suda, risolve le situazioni, è circondato di donne e ti dice cosa puoi fare e cosa no. Chi di noi non ha una simpatica mascotte a tenergli compagnia durante le lunghe ore di sorveglianza? Ecco. Però il confine fra simpatica mascotte e devastante frantuma zebedei è molto labile. Se siete bravi riuscite a volgere questa situazione a vostro favore imponendo al pargoletto compiti da quello che in america viene definito “rookie” (esordiente) dandogli mansioni di grande impegno energetico come tirare su i pedalò o spazzare la passerella o, ancora, andare al bar a prendervi i ghiaccioli. Ma se il confine del rispetto viene superato vi troverete nel mezzo di un funesto Tazmania che devasterà le vostre giornate lavorative con pretese assurde, potrà arrivare a chiedervi almeno 20 volte al giorno “posso prendere il pattino di salvataggio per fare un giro?”. Insomma vi ritroverete a fare il bambinaio ad una folla inferocita di adolescenti quindi ricordate la regola base di sopravvivenza: IL RISPETTO.
  • La signora in cerca di attenzioni. “So resistere a tutto meno che alle tentazioni” diceva Oscar Wilde… e così voi potreste cadere in inganno. Niente di male. Il rischi è di passare il turno di servizio con la testa rivolta verso il vostro nuovo sole. Ricordate cosa fece Ulisse quando passò dalle Sirene? Ecco, legatevi alla torretta! Poi finito il servizio … chi si è visto si è visto!
  • L’anziano che non sa cosa diavolo fare. Nella maggior parte dei casi si tratta della trasposizione stagionale dell’anziano che osserva i lavori stradali. Ma i bambini di oggi non fanno più i castelli di sabbia per cui ve lo ritroverete girovagare intorno alla vostra postazione come gli indiani di toro seduto intorno a Fort Apache. E qui cari amici ci sono vari trucchi per scamparsi questo martirio fatto di racconti del tipo “l’estate del 66′” … oppure infinite polemiche politiche e culturali. Se avete la postazione a terra tenete sempre e rigorosamente una sola sedia: la VOSTRA. Se la vostra postazione è sopraelevata un bel cartello con “SOLO PERSONALE AUTORIZZATO” può fare la differenza ma anche un bel ponte levatoio, oppure secchi di olio bollente ed un recinto di coccodrillo potranno essere un comodo ausilio. Insomma siete autorizzati a qualsiasi forma di difesa!
  • Il venditore ambulante in cerca d’ombra. Siamo anime perdute su una nave in tempesta. Facciamo a capirci, tutti stiamo lavorando per cui se non parla troppo e si ferma un attimo per ripararsi dal sole e riprendere energie lo potete anche tollerare a patto che non venda sotto la vostra postazione! Un piccolo gesto di solidarietà e vedrete che il karma vi sarà riconoscente!
  • Lo straniero che fa finta di non comprendere le basilari regole della vita da spiaggia italiana. I grandi classici dell’estate, si mettono al primo ombrellone, mettono il telo in riva e fanno finta di niente. Fagli capire le regole educatamente. Se continuano minaccia di chiamare la polizia. Se ti dicono che tanto sono stranieri e la multa ha lo stesso effetto del due di picche quando briscola è denari  … mantieni la calma. E’ arrivato il momento di sfoderare l’arma segreta: il BIMBO MOLESTO, quello del punto 2. Glielo piazzi accanto dicendogli di fare tutto ciò che vuole. Giocherà a palla, li schizzerà, gli butterà la sabbia … gli renderà la vita un’infermo. In pochi minuti capiranno che è il caso di smammare. Perché … mai alzare le mani sul bimbo molesto, altrimenti il bagnino si arrabbia davvero.
  • Quelli che ti credono un tuttologo. Un grande classico. I bagnanti ti confondo con il grande Metereologo Edmondo Bernacca? “Che tempo fa domani?”. Scaricati un’app e segui quella che ritieni più affidabile! Tanto lo sai che sul mare il sole spunta sempre! E poi ci sono quelli che ti credono TRIP ADVISOR. “Bagnino dove vado a cena? Cosa mi consigli stasera? Dove posso comprare questo? E quello?”. Non abbiamo uno stratagemma per questi casi mi ci stiamo lavorando!