Rescue Italia_bagnanti mare

 

Basta un’estate in spiaggia come bagnino per capire che non tutti i pericolanti sono uguali. Di alcuni ti ricorderai per sempre, magari perché gli hai salvato la vita, altri spariranno ben presto nell’oblio.

Dopo un’attenta riflessione ecco uno schema aristotelico che cerca di individuare le categorie del pericolante.

1/ “Quello che alza la mano”. Il pericolante che alza la mano per richiedere il sostegno del bagnino è un esemplare rarissimo di bagnante consapevole del suo ruolo nel mondo. E’ dotato di un’intelligenza superiore alla norma e segue con concretezza questo processo logico: sono nei guai, no panic, alzo la mano e richiedo aiuto. E’ raro come il puma albino quindi, quando vi capita, complimentatevi con lui perché si è comportato proprio come dovrebbe.

2/ “Quello che credevo di saper nuotare”. Ebbene sì, può succedere sia nelle piscine che in mare. Alla fine dei conti se tutti gli altri ci riescono … perché io no? E invece no! Nuotare non equivale a camminare per cui questa specie di primate si ritrova in un batter d’occhio sul fondo. Intervenire a razzo!

3/ “Quello che si vergogna”. Questo moderno kamikaze è dotato di un’ego spropositato che lo porta a sopravvalutare i suoi mezzi oppure semplicemente si vergogna. Succede, non di rado. Può rimanere intrappolato nella corrente fino allo sfinimento lasciando il bagnino nel continuo dubbio “vado o non vado? vado o non vado?”. Guarderete il collega alla destra che vi dirà “Aspetta”, vi volterete a sinistra ed il collega vi dirà “vai!”. E allora fischierai al pericolante che non si degnerà di guardarti … e continuerà a nuotare come Mao nel Fiume Giallo fino a quando non inizierà a “fare il sughero”. Intervenire a razzo!

Solitamente rientrano in questa categoria quasi la totalità dei bagnanti asiatici che evidentemente reagiscono al panico in un modo tutto loro: da gloriosi Kamikaze.

5/ “L’Urlatore”. L’urlatore non va nel panico, l’urlatore è il PANICO. Capisce di essere nei guai dal primo secondo e comincia a smanaccare con una foga estrema che lo porta a consumare tutte le sue energie in un brevissimo tempo. Spesso, nelle giornate più frequentate, “l’urlatore” può essere frainteso con un gruppo di ragazzi che si divertono a giocare quindi, benché il grido di aiuto sia poderoso come quello di Conan il Barbaro, vi lascerà sempre nel dubbio: ha bisogno o non ha bisogno d’aiuto. Non indugiate e mettete il pattino in mare!

Solitamente rientrano in questa categoria quasi la totalità dei bagnanti dell’est europa che evidentemente reagiscono al panico come Conan il Barbaro.

6/ “L’Olimpionico”. L’olimpionico appare sempre in spiaggia nelle giornate di mare agitato. Ti si avvicina e ti dice “Io sono campione di libero della mia categoria, non mi fischiare”. Supera le onde, scompare e riappare. Può darsi che le correnti del mare non siano di sua conoscenza e avrà bisogno del tuo aiuto. Quando lo recuperi digli “Io sono campione di remata. Benvenuto a bordo”.

7/ “Il bambino incustodito”. Il bambino incustodito è l’incubo di ogni bagnino di salvataggio. Lo è con il mare mosso e lo è, parimenti, con il mare calmo. Può letteralmente annegare in 30 cm d’acqua e rovinarti l’esistenza per sempre. Lui è una vittima, come tu del resto, delle disattenzioni dei suoi genitori che meritano di essere cazziati pubblicamente da te. Sì, esatto! Digliele forte in faccia e minacciali di denunciarli per abbandono di minore. Potrebbe funzionare. La prevenzione deve essere totale, se vedi uno di questi primati entrare da solo in acqua (in qualsiasi condizione sia il mare) rispediscilo dalla mammina con la foga di un rinvio del buon Zenga. No pasaran!

8/. “Il chiaccherone”.  Il chiaccherone non va mai in mare … è questo che lo rende il tuo nemico peggiore. Si piazza (o pretende di piazzarsi) sotto la tua postazione per 90 giorni interi tartassandoti con conversazioni delle quali non ti interessa assolutamente NIENTE. Il suo continuo blaterare ti distrae dalla tua missione principale: la salvaguardia dei bagnanti. Rimbalzalo subito, il primo minuto del primo giorno altrimenti saranno guai. Non avere pietà di lui perché lui non ne avrà di te.

9/ “Il rissoso”. Il rissoso è un tipo fortunato. Raramente finisce “in buca”. Si apposta al termine della secca in giornate mosse/agitate e, nonostante i tuoi ripetuti fischi per attirare la sua attenzione, non ti degna di uno sguardo. Questo tipo di primate è ancora più fastidioso quando si trova accompagnato dalla fidanzatina alla quale deve mostrare tutto il suo valore affrontando senza timore i marosi. Può succedere che risponda ai vostri ripetuti richiami con un bel dito medio o il gesto dell’ombrello. Una volta tornato a riva negherà come Pippo Inzaghi quando veniva accusato di simulazione. Non dategli troppa importanza e non incazzatevi: il mare è il miglior insegnante. Prima o poi questo primate dovrà abbassare la testa al cospetto di Nettuno.

10/ “Il riconoscente”. Questo rarissimo caso di Homo Sapiens Sapiens è l’eccezione in un mondo sbagliato. Ebbene sì, perché – ormai l’avrete notato- la regola è non ringraziare colui che si prodiga per darti una mano nel momento del bisogno (magari rischiando la pellaccia). Quando il salvataggio è terminato i più si allontanano furtivi lungo la battigia. Non li rivedrete mai più. E invece questo pericolante mette tutto se stesso nel ringraziarti e lo fa da subito. Il salvataggio non è ancora terminato che parte con una smitragliata di “Grazie!” “Siete forti” “Stavo per morire” “Vi pagano troppo poco” ecc. Nella scala della gratitudine elaborata per noi dalla prestigiosa Università del Mizzigan la gratitudine mostrata al bagnino viene messa in relazione con la paura provata.

Per cui possiamo trovare:

Cintura Bianca di Gratitudine “Grazie! Grazie! Grazie!”, gratitudine standard mostrata nel momento del Salvataggio = si sono preoccupati ma non hanno avuto paura.

Cintura Gialla di Gratitudine “Grazie! Grazie! Grazie!” nel momento del salvataggio, ritornano un’ora dopo il savataggio “ti ho lasciato il caffè pagato! grazie ancora!” = Hanno avuto paura.

Cintura Rossa di Gratitudine “Grazie! Grazie! Grazie!” nel momento del salvataggio, ritornano dopo un’ora ed il giorno dopo lasciandoti svariati caffè pagati = Hanno avuto parecchia paura.

Cintura Marrone di Gratitudine “Grazie! Grazie! Grazie!” nel momento del salvataggio,  ritornano dopo un’ora ed per tutto il mese successivo lasciandoti pranzi e cene pagati. A Natale ti mandano una cesta regalo = Non hanno avuto paura, si sono letteralmente “cagati” addosso.

(Ogni riferimento a persone o cose è del tutto casuale. Questo articolo è totalmente frutto della fantasia di una mente malata)