MARINA DI PISA. Era il 21 agosto del 2004 quando Marco Verdigi, 24 anni, al termine di un enorme gesto d’altruismo perdeva la vita. Secondo quanto riportato dall’articolo de Il Tirreno gli eventi si svolsero rapidamente in questa sequenza “Erano 17,15 – tre o quattro bambini andarono a giocare nell’acqua, a ridosso della scogliera, sotto lo sguardo di una persona anziana, probabilmente il nonno di uno di loro. A un certo punto due dei bambini furono presi dalla corrente e trascinati velocemente verso la porta a mare delle scogliere, una vasta apertura dove le onde ribollivano al punto da far paura. «Abbiamo sentito i bambini gridare, la corrente se li portava lontano nonostante cercassero di trovare appigli», testimoniò un bagnante. Alcuni provarono a intervenire, ma la risacca toglieva la sabbia sotto ai loro piedi. Non ebbero la forza di gettarsi in mezzo alle onde. Marco invece non indugiò. «Ho visto due dei bambini trascinati via», riferì poi un ragazzo presente alla scena. Verdigi fece il primo salvataggio. Poi il secondo. Da brividi: raggiunse il bambino ormai dato per perso e lo scaraventò di peso sulle onde. Uno sforzo erculeo. Un’onda enorme, più alta delle altre, lo inghiottì senza restituirlo. I soccorsi scattarono, ma a fine agosto le giornate sono più corte e le ricerche furono sospese”.

Il corpo di Marco venne ritrovato il 28 agosto. Le famiglie dei bambini salvati non si fecero mai avanti per rendere omaggio a Marco.

La tragica morte di Marco diede spazio ad una riflessione, durata poco più di un paio di stagioni, sul’introduzione del divieto di balneazione nelle giornate con le mareggiate più pericolose per evitare ulteriori tragedie.

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi decise di onorare Marco Verdigi con più alta onorificenza assegnabile ad un civile: la medaglia d’oro al merito. Altri riconoscimenti del suo valore sono arrivati in seguito.

Questo articolo è dedicato alla memoria di Marco, alla sua voglia di aiutare gli altri … nella speranza che tragedie simili non si ripetano mai più.

(Nella foto di seguito il monumento in ricordo di Marco proprio nella spiaggia che non lo vide riemergere. Sullo sfondo la postazione di sorveglianza dalla quale oggi la Croce Rossa presta servizio. Ringraziamo il lifeguard Matteo per la foto)