Rapporto 11/13 dell’Istituto Superiore di Sanità sugli annegamenti in Italia

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è il principale centro di ricerca, controllo e consulenza scientifico-tecnica in materia di sanità pubblica in Italia. Con il rapporto 11/13 “Annegamenti in Italia: epidemiologia e strategia di prevenzione” viene analizzato il fenomeno degli annegamenti nel nostro paese e quali misure adottare per diminuirlo.

All’interno di questo prezioso documento sono raccolti un numero importante di dati e informazioni utili per chiunque voglia affrontare con un approccio serio e rigoroso questa importante tematica.

” È palese, quindi, in questi casi l’importanza del ruolo del bagnino di salvataggio la cui presenza è in grado di scongiurare o di ridurre consistentemente il rischio di annegamento”

Si scopre per esempio che “l’annegamento è un fenomeno a bassa incidenza ma ad elevata letalità. Su poco più di 800 eventi/anno, nella quasi metà dei casi il soggetto coinvolto muore (387 casi nel 2007) e nel restante 55% delle volte viene ricoverato. Si parla, in questi casi, di semi-annegamenti (o quasi-annegamenti). La mortalità è passata da circa 1200-1300 morti/anno degli inizi degli anni ’70 a poco meno di 400 del biennio 2006-2007, con una diminuzione del 70%, che nei bambini arriva al 90%. In molti casi l’annegamento non accade in zone limitrofe al mare.”

L’intero documento è volto a rendere consapevoli le amministrazioni locali che una corretta pianificazione dei servizi di salvataggio è fondamentale per evitare il verificarsi di tragedie.

” È palese, quindi, in questi casi l’importanza del ruolo del bagnino di salvataggio la cui presenza è in grado di scongiurare o di ridurre consistentemente il rischio di annegamento”