Un vero maestro non finisce mai di imparare

Intervista all’Istruttore della FISA Gianfranco Proietti

E’ sempre un piacere scambiare quattro parole con qualcuno che condivide la nostra stessa passione! Ecco l’intervista all’Istruttore della FISA Gianfranco Proietti … parole sagge da vero maestro!

Ciao Gianfranco! Come ti sei avvicinato al mondo del salvataggio e  del nuoto in genere? 

Mi sono avvicinato al mondo del salvataggio a seguito di una brutta avventura che mi è capitata all’età di circa 10 anni  eravamo al mare insieme a due miei amici su di un canotto, siamo caduti in acqua rischiando di affogare ma fortunatamente mio padre ci salvò tutti. Di quella esperienza ne fui molto segnato ed a oggi ancora rivivo nitidamente quell’episodio … che mi ha spinto, durante il periodo universitario presso l’Istituto Superiore Educazione Fisica ISEF di Perugia, ad iscrivermi  ad un corso per Assistenti Bagnanti . Nell’anno 1994 ottenni il mio primo brevetto di BAGNINO per acque interne mare e piscina ed inizia subito a lavorare presso una piscina termale. La passione e l’amore per il nuoto i miei studi, una laurea in Scienze Motorie ,  mi hanno spinto negli anni a specializzarmi nel mondo acqua così insieme ai brevetti di Istruttore di salvamento e quello di Maestro di Salvamento consegui il Brevetto  Tecnico di Istruttore di Nuoto 1 livello  poi successivamente il brevetto di Istruttore Acquagym, il brevetto di Istruttore di Nuoto 2° livello  ,Coordinatore Tecnico e Direttore Sportivo e Gestore di Impianti e tanti altri ,  trasformando una passione sportiva  in un vero lavoro, serio e gratificante.

Cosa ti piace di più di questo mondo?

Ho passato in questo mondo  23 anni e spero di rimanerci ancora a lungo! Ho trascorso tantissime ore in piscina e al mare sia come Assistente Bagnanti  che Istruttore di Nuoto, di questo mondo mi piace tutto, il contatto con le persone ,il poterle aiutare in caso di emergenza o di insegnargli a nuotare a sapersi muovere tranquillamente in acqua , mi piace questo mondo perché c’è sempre da imparare e  ti sprona ad esser sempre aggiornato tecnicamente e fisicamente preparato.  Il mondo acquatico in genere mi ha sempre affascinato, è misterioso, rigenerante e rilassante  e questa mia continua ricerca mi ha portato grazie alla FISA ed al suo Presidente  Raffaele Perrotta ad incontrare il prof. Giorgio Renato Visintin uno dei maggiori esperti  italiani di attività natatorie in genere, autore  di ricerche  didattiche  scientifiche sul nuoto a livello nazionale autore di numerosi manuali tecnici e metodologie per l’insegnamento del nuoto. Insieme abbiamo realizzato il manuale Tecnico della FISA “L’Insegnamento del Nuoto” con una metodologia del tutto innovativa che parte dalla parola magica SUB-ACQUATICITA’ . Il Manuale è una guida tecnica  alla quale hanno collaborato la biologa marina  e consigliere federale della FISA  dott.ssa Martina Capriotti che ha curato soprattutto l’aspetto del salvamento per gli istruttori di nuoto in quanto riteniamo inscindibile la figura dell’Assistente Bagnanti da quello dell’Istruttore di Nuoto.

C’è qualcosa che cambieresti dall’attuale sistema di certificazione dei brevetti?

Assolutamente si, dal 1995 al 2012 ho lavorato come tecnico  CONI e di Federazioni Nazionale una esperienza che  mi ha arricchito molto a livello professionale  ma  che soprattutto negli ultimi 4/5 anni  mi ha permesso di osservare molto da vicino i cambiamenti  dal punto di vista dei CORSI di  FORMAZIONE  sia per il settore salvamento che per il settore nuoto . E’ impensabile  che un allievo possa essere ammesso ad un corso di specializzazione che è quello per Assistenti Bagnanti o per Istruttore di Nuoto  non sapendo nuotare correttamente i 4 stili o tuffarsi, è impensabile che il  rinnovo dei brevetti avvenga solo esclusivamente esibendo un certificato medico e  riempendo un questionario on line  e che sia valido per tre anni!

I corsi per assistenti bagnati o Istruttori di nuoto sono una cosa molto seria un Bagnino o un  Istruttore di Nuoto  impreparato potrà mettere in pericolo la propria vita e  quella degli altri a cui è affidato il compito di sorvegliare o di insegnare a nuotare  e non si può solo pensare a rilasciare  il più alto numero di brevetti.

Come hai conosciuto la FISA?

Un mio collega mi convinse a partecipare ad uno stage di 4 giorni della F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che io conoscevo come una delle tre federazioni riconosciute  ed autorizzate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Comando Generale Capitaneria di Porto come ente di formazione per Assistenti Bagnanti ed Istruttori di Nuoto ma che nella mia città non operava.

Mi ritrovai in un ambiente molto dinamico … qui si faceva sul serio a partire dal Presidente della FISA sempre in prima linea , si faceva tanta pratica e così mi ritrovai a febbraio nelle acque gelide di San Benedetto del Tronto in acqua , con muta e pinne con i salvagenti e i pattini con i nodi e le corde con tanto freddo e tanta fatica. In FISA ho conosciuto uomini e donne veramente operativi che condividevano come me gli stessi ideali e il vero spirito del Soccorritore . Una esperienza che mi ha spinto a ricominciare ad allenarmi e a tenermi sempre aggiornato così come vuole la Federazione che prevede corsi di aggiornamenti annuali e tanti corsi di specializzazione.

Grazie al Maestro e Delegato FISA di ROMA Carmelo SCALA un Soccorritore, un UOMO FISA che purtroppo ci ha lasciato su questo mondo terreno ma che continuerà a darmi sempre buoni consigli,  ho partecipato a  stage e corsi nazionali della Federazione Salvamento Acquatico  per addestrarmi e per essere sempre aggiornato fino ad ottenere la nomina di Delegato Provinciale FISA Viterbo  e Responsabile Nazionale della Sezione Nuoto.

Mezzo di salvataggio preferito? 

In questi ultimi anni sono stati introdotti diversi presidi di salvataggio in aggiunta al vecchio pattino sempre meno pesante e più comodo e maneggevole per raggiungere il pericolante , in affiancamento al vecchio salvagente anulare è stato introdotto il Rescue Can molto più pratico, inoltre noi della FISA abbiamo scuole federali anche per il salvataggio con la Tavola da Surf  RESCUE BOARD e SUP RESCUE , pilota e soccorritore con MOTO D’ACQUA e le Unità Cinofile di salvamento FISA, ma il mezzo di salvataggio che  io considero per ora molto efficace ed indispensabile è il Rescue Can  sempre e comunque.

C’è un salvataggio  o una esperienza di insegnamento che meglio ricordi?

Ho dovuto affrontare nei miei 22 anni di Assistente Bagnanti molti interventi ma quello che sempre ricordo è il salvataggio di un bambino disabile di circa 6 anni presso una piscina termale che è andato a buon fine. Una volta recuperato al bordo vasca ristabilendo con RCP tutte le funzioni vitali , ancora ricordo il suo viso e la paura di non farcela,  non lo dimenticherò mai. Nell’insegnamento del nuoto e di tante altre attività svolte in piscina quella che ricordo sempre con tanta gioia sono i disegni dei miei piccoli atleti che mi consegnavano a termine della lezione, dove erano pieni di colori ed esprimevano tanta felicità ed amore per il nuoto e questo è il più grande risultato che secondo me può aspirare un Istruttore.

Perché consiglieresti ad un ragazzo o una ragazza di scegliere FISA?

Perché ha una storia, siamo gli eredi della S.I.S. la prima società  di salvamento nata nel lontano 1899 e di cui ne manteniamo il logo ma anche una realtà giovane che applica tecniche e metodologia all’avanguardia, perché è una Federazione di veri uomini e donne professionisti del soccorso e che credono nel dono dell’insegnamento, perché  ci si addestra con tanta pratica insieme a tanta teoria, perché prevede un’ attenzione particolare all’allenamento PsicoFisico del Tecnico FISA perché prevede per tutti i Tecnici FISA giovani ed anziani i CORSI DI RETRAINING annuali, per una formazione continua ed aggiornata!

Un insegnamento che ritieni fondamentale trasmettere ai tuoi allievi?

Un tecnico FISA  deve prima di tutto amare questo lavoro, essere preparato tecnicamente e psicologicamente in quanto deve assumere diversi ruoli e quindi essere in grado di mostrarsi in modo diverso a seconda del momento e degli allievi, ha perciò molteplici sfaccettature, che cambiano in relazione ai diversi contesti di insegnamento deve saper essere maestro e allievo allo stesso tempo.

Un allievo o un gruppo di allievi che ricordi con piacere? Che ti hanno sorpreso?

Non c’è un gruppo di allievi che ricordo in particolare ma c’è ad ogni nuovo Corso  “il gruppo di allievi”, ognuno con le sue personalità e con i diversi caratteri ma che lezione dopo lezione diventa “ IL BRANCO FISA” addestrati e pronti ad  aiutare chiunque si trovi in pericolo  o ad insegnare la prima garanzia sulla vita cioè il saper nuotare!