Il calendario di balneazione ed i salvataggi fortuiti

Negli ultimi venti anni l’Italia è cambiata molto, come il mondo del resto. E’ cambiata la nostra produzione industriale, è cambiata la produzione, sono cambiati i ritmi aziendali e tante altre cose. Venti anni fa l’Italia rallentava a luglio e si “fermava” ad agosto.

Oggi non è più così. Un po’ per la crisi economica, un po’ perché il commercio globale ha alterato la produzione del settore manifatturiero. E’ cambiata la produzione, è cambiato il commercio, è cambiato il modo di vivere l’estate in Italia. Questa premessa non vuole dire che luglio ed agosto non siano più i mesi fulcro dell’estate ma che anche mesi una volta meno importanti come maggio/giugno e settembre hanno acquisito una loro presenza stabile di turisti.

Il calendario della sorveglianza a mare è regolamentato autonomamente da ogni regione italiana solitamente attraverso delibere delle Giunte Regionali che stabiliscono il periodo minimo di apertura degli stabilimenti balneari e conseguentemente l’obbligo di sorveglianza. Spesso intervengono i singoli comuni ampliando il periodo dell’obbligo di sorveglianza oppure obbligando le strutture balneari a svolgere la sorveglianza qualora la struttura resta aperta prima o dopo il periodo minimo d’apertura.

Ecco una quadro della situazione, molto sommario, di come la sorveglianza è gestita da alcune regioni/zone italiane :

TOSCANA. Obbligo di sorveglianza nei week end di maggio e giugno. Apertura minima con sorveglianza obbligatoria dal 15 di giugno al 15 di settembre.

LIGURIA. Simile alla Toscana.

SARDEGNA OVEST. Luglio ed agosto obbligo di sorveglianza.

ROMAGNA. Bellaria Igea Marina. La sorveglianza comincia il 24 di maggio e termina il secondo week end di settembre.

COMACCHIO. Ultimo fine settimana di maggio fino al 20 settembre.

VENEZIA. Cavallino ( Ve) dal 17 maggio al 13 settembre I privati se hanno strutture aperte fuori da questi periodi devono garantire sorveglianza sabato e domenica.

ANZIO.  Come in Toscana.

Lido di Camaiore: Bagnino salva una turista. Era lunedì 25 maggio 2015, feriale.

Questo è un quadro parziale con informazioni raccolte dal web e dai colleghi sparsi nello stivale. In alcuni casi la sorveglianza è stata prolungata grazie all’azione volontaria di alcune associazioni di salvataggio poiché avvertivano il pericolo della spiaggia ancora “invasa” dai turisti ma sguarnita di sorveglianza. Ricollegandoci alla premessa dell’articolo, ovvero alla “destagionalizzazione” del turismo in corso, è preoccupante il numero di salvataggi “fuori sorveglianza” avvenuti nella sola Versilia negli ultimi anni. Salvataggi avvenuti in maniera fortuita grazie all’intervento di surfiti  (un altro salvataggio operato da un surfista nel 2018) o a bagnini si trovavano in spiaggia intenti in opere di allestimento e rimessaggio. Non sempre la sorte ha voluto bene ai turisti della bassa stagione: nell’ottobre del 2019 una turista tedesca è annegata a Forte dei Marmi. Vani i soccorsi dei paramedici.

Il 18 settembre 2020 a Rimini la sorveglianza è terminata da una settimana. E’ venerdì e il caso vuole che gli assistenti bagnanti Oscar Raggini e Paolo Cangini si trovino in spiaggia. Notano una coppia di persone annegare fra le onde. Intervengono prontamente e li salvano.

Stessa fortunata sorte non accade a Gabicce dove intorno alle 13.05 scatta l’allarme: non si trova più un’uomo che era andato in mare per un bagno. Anche in questo caso il servizio di sorveglianza non è più attivo ma sulla spiaggia intervengono alcuni bagnini di passaggio. Lo trovano, provano prontamente a rianimarlo ma senza successo.

Gli eventi narrati in questo articolo sono solo una piccola parte dei fatti che avvengono ogni anno “fuori” dal calendario di balneazione. Da una parte sono sintomo di scarsa attenzione ai pericoli del mare da parte dei turisti e, probabilmente, ad una manchevole comunicazione da parte delle strutture alberghiere ma rappresentano un trend statistico che non può essere ignorato e sul quale sarebbe opportuna una maggiore riflessione da parte delle Istituzioni e degli attori coinvolti.

Forte dei Marmi: primo d’ottobre del 2019

Una turista tedesca annega nel mare mosso