Argomento di vitale importanza per chi vive il mare è quello dello stato di salute del nostro mare. Lo è per un duplice motivo: turistico/lavorativo e sanitario. Se le condizioni delle acque costiere peggiorano, meno turisti visiteranno le spiagge e conseguentemente ci sarà una minore necessità di bagnini. Se la qualità delle acque deteriora metterà una seria minaccia alle salute dei bagnini. Un’eccessiva carica batterica delle acque può portare a noiose infezioni come dermatiti ed otite.

Quindi vale la pena che i bagnini si pongano la domanda: come è messo il nostro mare?

I dati del dossier di Legambiente “Mare Nostrum 2014”, uno delle maggiori e più approfondite analisi sul settore confermano “i problemi strutturali del sistema di depurazione in Italia, che copre solo il 78,5% della popolazione. Un dato decisamente troppo basso rispetto agli obiettivi europei, che, dopo due sentenze di condanna già pervenute, ci è valso nel 2014 l’apertura della terza procedura d’infrazione per il mancato rispetto della direttiva europea del 1991 sul trattamento delle acque reflue urbane”.

Mentre aspettiamo che l’Italia si metta in regola con le normative europee, i bagnini possono fare molto per proteggere il nostro mare: segnalare chiunque inquina deliberatamente il nostro mare e sensibilizzare i bagnanti verso il rispetto dell’ambiente naturale.

Per chi vuole fare qualcosa subito …come ogni marzo, la Surf Rider Foundation organizza l’annuale “Iniziative Oceaniche”, la grande pulizia collettiva delle nostre coste.

Organizza una squadra di amici e dai il tuo contributo per mantenere pulito il nostro mare!